Chi siamo
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Gustose visite guidate tra Roma e l’Italia!
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La scelta del vino e della storia
Simona e Valerio sono soprattutto amici (e colleghi) da oramai molti anni: lei ha conseguito un Dottorato in Archeologia, lui una Specializzazione in Storia dell’arte focalizzando i suoi studi sull’iconografia cristiana dal Medioevo al Cinquecento. Nati e cresciuti a Roma, malgrado la loro formazione culturale si riferisca a periodi storici differenti, hanno presto sviluppato una passione per un particolare aspetto artistico e sociale della cultura italiana: la storia del cibo e del vino. Parallelamente ai loro studi accademici Simona e Valerio si sono infatti entrambi diplomati Sommeliers presso la prestigiosa FIS (Fondazione Italiana Sommeliers) di Roma, dove hanno anche tenuto dei corsi di archeologia e storia del vino.
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Perchè il vino
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Simona
Ho chiaro il ricordo lasciatomi dal mio primo “consapevole” sorso di vino, quello di entrare in un mondo completamente “diverso”. Avevo circa 30 anni e sino a quel momento non avevo mai bevuto vino, nemmeno per il brindisi di Capodanno. Quel bicchiere mi ha fatto capire che “i sensi” – non solo l’intelletto – possono aiutare a comprendere e ad analizzare la realtà e che affinarli ed usarli è frutto di una tecnica e di parecchia, quotidiana, esperienza. Ora trovo interessantissimo ed affascinante bere un bicchiere di vino e cercare di comprenderne non solo il gusto e le sensazioni che dona, ma anche, per quanto possibile, i suoi processi produttivi. Il vino, il cibo, la loro storia altro non sono che l’aspetto di una cultura comune a tutte le società, che mi ha permesso di espandere la mia passione per la storia e l’archeologia in un regno più “sensuale”, quello dei sapori e degli aromi e del loro magico equilibrio.
Valerio
Sono nato e cresciuto a Roma, questa città, la sua incredibile bellezza, hanno ispirato la mia scelta di studiare Storia dell’Arte. Tuttavia, il vino scorre da sempre nelle mie vene, nonostante abbia cominciato a berlo molto tardi: leggenda vuole che io sia stato concepito, durante la luna di miele dei miei genitori, nientemeno che….a Bordeaux. Mio padre, nato a Conegliano, era enologo e mia madre era nativa di Montepulciano, famoso gioiello della Toscana rinascimentale, che Francesco Redi (scienziato e poeta del ‘600) celebrò già allora come la città ove si produceva “il re dei vini”. Insomma vino & arte sono impressi nel mio DNA.
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Perchè il cibo
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La storia, la condivisione di cibo e vino sono alla base delle società di ogni spazio e tempo. I processi produttivi, la loro tecnologia, l’economia e lo scambio dei prodotti alimentari si intersecano con la storia del gusto e di come il cibo e il bere vengono utilizzati nei diversi periodi storici. Il risultato? Un’affascinante, stratificata tavola imbandita.
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Perchè la storia
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Siamo sempre stati attratti da tutto ciò che resiste al tempo ed anzi, grazie ad esso, matura, acquista in complessità. Capire ciò che è accaduto nel nostro passato aiuta ad interpretare meglio il presente. Nel caso di tradizioni enogastronomiche, l’importantissimo ruolo giocato da cibo e vino in ogni periodo della storia di Roma e dell’Italia diventa un elemento ulteriore per esplorare, attraverso i sensi, fondamentali aspetti della cultura storica ed artistica della Città Eterna.
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